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Liliana Segre  

senatrice a vita … una Vita per la Memoria

19.01.2018 – Liliana Segre, che oggi è stata nominata senatrice a vita dal presidente della repubblica Sergio Mattarella. 

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Nata a Milano nel 1930 da famiglia ebraica ed è rimasta orfana di madre all’età di un anno. Dopo la proclamazione delle leggi razziali in Italia (1938) Liliana visse nascosta ma fatale per lei e la sua famiglia fu il tentativo di espatriare in Svizzera: il 10 dicembre del 1943 fu respinta dalle autorità elvetiche e venne arrestata assieme al padre e a due cugini a Viggiù, in provincia di Varese. 

Un mese più parti fu caricata su uno dei convogli che dal famigerato binario 21 della stazione centrale di Milano partivano verso i lager nazisti. La sua destinazione fu Auschwitz.   

Respinta dalla Svizzera 

All’interno del lager la giovane, subito separata dal resto della famiglia, venne impiegata in una fabbrica di munizioni.  

Quando la guerra era ormai all’epilogo affrontò una lunga marcia di trasferimento con altri prigionieri finché venne liberata dalle truppe alleate il primo maggio del 1945 a Malchow, nei pressi del campo di sterminio di Ravensbruck.   

Liliana Segre è tra i 25 bambini italiani sopravvissuti all’Olocausto; quelli inviati nei campi di sterminio erano stati 775. “Vivevamo immersi nella zona grigia dell’indifferenza.  

L’ho sofferta, l’indifferenza. Li ho visti, quelli che voltavano la faccia dall’altra parte. 

Anche oggi ci sono persone che preferiscono non guardare” così raccontò Liliana, molti anni dopo, la sua esperienza. dal Corriere della Sera Esempi come questi aiutino soprattutto i giovani a non temere di cercare la verità e a non temere.


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