La morte di Benito Mussolini avvenne il 28 aprile 1945 a Bonzanigo, frazione del comune di Tremezzina, in provincia di Como, a colpi di arma da fuoco. Alcune ore più tardi avvenne la morte dell’amante Clarice Petacci, detta Claretta.
Il capo del fascismo e della Repubblica Sociale Italiana si trovava in stato di arresto, catturato a Dongo il giorno precedente dai partigiani della 52ª Brigata Garibaldi “Luigi Clerici” comandata da Pier Luigi Bellini delle Stelle.
In una serie di cinque articoli su l’Unità del marzo 1947, il comandante partigiano Walter Audisio, detto Colonnello Valerio, ha raccontato di essere stato l’unico autore dell’uccisione, nell’ambito di una missione cui avevano partecipato anche i partigiani Aldo Lampredi”Guido Conti” e Michele Moretti “Pietro Gatti” per dare esecuzione all’Ultimatum del 19 aprile 1945 e all’articolo 5 del Decreto per l’amministrazione della giustizia, approvato a Milano il 25 aprile dal CLNAI.
La responsabilità dell’esecuzione fu poi rivendicata dallo stesso Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia con il Comunicato del 29 aprile 1945.