Le disfatte in Africa, Russia e Italia dimostrarono che la potenza nazi-fascista era prossima alla sconfitta. Churchill, Roosevelt e Stalin, alla conferenza di Teheran avevano sta- bilito di aprire un fronte che colpisse direttamente il cuore dell’Europa.
Lo sbarco in Normandia
Si progettò quindi lo sbarco in Normandia (operazione Overlord) che avvenne il 6 giugno 1944. Gli Anglo-americani sbarcarono sulle coste francesi con 350 000 uomini, mettendo in campo 6500 aerei e circa 6400 navi. Nel mese di agosto truppe alleate sbarcarono anche nel sud della Francia, nei pressi di Cannes. Gli alleati e il generale De Gaulle entrarono a Parigi il 26 agosto.
I Tedeschi erano ormai impegnati a oriente dai Russi e sui fronti meridionale e occidentale dagli Anglo-Americani. Hitler, che il 20 luglio 1944 era sfuggito a un attentato organizzato da alcuni ufficiali della Wehrmacht, ordinò una strenua resistenza. A oriente, l’Armata Rossa varcò il 10 ottobre i confini del Reich, portando la guerra in territorio germanico.
In Italia, nel mese di maggio gli Alleati scatenarono l’offensiva su Cassino, sbloccando così un lungo stallo e facendo il loro ingresso a Roma il 4 giugno. L’offensiva, coadiuvata dalle forze partigiane, condusse anche alla liberazione di Firenze (22 agosto), bloccandosi però lungo la linea difensiva tedesca allestita tra Pisa e Rimini (linea gotica).
Nel Pacifico gli Americani avevano avviato fin dal mese di gennaio un’offensiva in Birmania, estesa poi a giugno alle isole Marianne. Gli Americani avevano ormai conquistato il dominio del mare e dell’aria: nella seconda metà del 1944 vinsero i Giapponesi anche nelle battaglie navali delleFilippine e del golfo di Leyte.