IL MITO POEMI

Itaca

Itaca (Ιθάκη, Ithaki in greco) è un’isola greca del mar Ionio appartenente all’arcipelago delle isole Ionie. È universalmente nota per essere stata patria dell’eroe leggendario Ulisse, re dell’isola, le cui gesta sono descritte nel poema epico di Omero Odissea.

L’isola fu abitata già dal XXI secolo a.C. ed ebbe particolare rilevanza durante il periodo miceneo. Durante la guerra di Troia fu il regno dei leggendari re Laerte ed Ulisse. I Romani occuparono l’isola nel II secolo a.C., ed in seguito essa divenne parte dell’Impero bizantino. I Normanni di Sicilia regnarono su Itaca nel XII e XIII secolo, e dopo un breve periodo di dominazione turca cadde nelle mani dei Veneziani.

In seguito Itaca fu occupata dalla Francia alla fine del XVIII secolo e nel 1809 fu conquistata dal Regno Unito. Tra 1800 e 1807 fece parte della Repubblica delle Sette Isole Unite, sotto protettorato russo-ottomano ma a guida veneto-greca. Fu questa la prima esperienza di autogoverno greco, in cui ebbero un ruolo principale i greco-veneti, tra i quali Giovanni Capodistria.

Nel 1864 è entrata a far parte della Grecia. Un terremoto nel 1953 ha procurato gravi danni in tutta l’isola, ma la ricostruzione è stata abbastanza fedele alla tipologia dell’edilizia tradizionale.

Itaca è universalmente nota per essere stata, secondo la leggenda, la patria dell’eroe leggendario Ulisse (Odisseo) e per esservi ambientata parte dell’Odissea, il celeberrimo poema di Omero. Secondo alcuni studiosi Itaca potrebbe essere la patria di Omero stesso. Tuttavia, fin dall’antichità si è notata incoerenza tra la descrizione dell’isola nel poema e l’Itaca visibile.

In particolare, tre aspetti della descrizione rappresentano le più grandi incongruenze. In primo luogo, l’antica Itaca è descritta come un’isola piana («χθαμαλὴ»), invece l’odierna è un’isola montuosa.

Poi è descritta come «la più inoltrata nel mare, diretta verso il tramonto» («πανυπερτάτη εἰν ἁλὶ… πρὸς ζόφον»), e da ciò si dovrebbe supporre che si trovi all’estremità occidentale del proprio arcipelago, invece nell’arcipelago dell’odierna Itaca è Cefalonia l’isola più occidentale.

Infine, non è chiaro a quali isole moderne (presumibilmente nel medesimo arcipelago) dovrebbero corrispondere quelle che Omero chiama Dulichio e Samo.

Lo storiografo greco Strabone, del primo secolo d.C., nella sua Geografia, fu il primo a identificare l’isola di Odisseo con la moderna Itaca. Basandosi sui primi commentatori dell’Odissea, tradusse la parola χθαμαλὴ non come “priva di rilievi” bensì come “vicina alla terraferma”. Identificò l’omerica Samo con la moderna Cefalonia, e ritenne che Dulichio fosse un’isola delle odierne Echinadi. Inoltre, la moderna Itaca si trova più a nord di Cefalonia, di Zacinto e di quella che lui presupponeva essere Dulichio, e pertanto ritenne che l’omerico «la più inoltrata nel mare, diretta verso il tramonto» andasse in realtà tradotto come «diretta verso il nord».

La teoria di Strabone non raccolse però il consenso di tutta la comunità letteraria. In età moderna alcuni studiosi hanno obiettato che l’Itaca di Omero potrebbe invece essere un’isola oggi nota con altro nome.

La teoria più conosciuta in proposito è quella di Wilhelm Dörpfeld, secondo cui l’Itaca omerica sarebbe da individuare nella vicina isola di Leucade.

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